piantagione

Non si conoscono precisamente le origini della scoperta del caffè, sappiamo solo che prepotentemente è entrato a far parte della vita di quasi tutte le società umane diventando a pieno titolo, con il tè, la bevanda più consumata al mondo dopo l’acqua.

Tuttavia c’è una leggenda che attribuisce la sua scoperta ad un pastore di capre etiope vissuto intorno al 300 a.C. che notò che il suo gregge era molto più attivo quando questo mangiava alcune particolari bacche rosse; decise così di assaggiarle e ne scoprì il loro effetto energetico. A poco a poco l’utilizzo di queste bacche cominciò a diffondersi e le persone scoprirono di poter preparare un’ottima bevanda facendo prima bollire e successivamente fermentare le bacche.

La prima piantagione di caffè sorse nello Yemen ed in seguito in Arabia e in Egitto e ben presto bere il caffè divenne un vero e proprio culto.

Sembra che il suo nome derivi dall’arabo  qahwa (“eccitante”), per poi trasformarsi al turco “kahve” per poi diventare “caffè” in italiano o “coffee” in inglese. Alcuni sostengono che la parola caffè derivi dalla parola “Caffa”, nome della regione etiope nella quale la pianta di caffè cresce spontaneamente.

La sua comparsa in Europa la dobbiamo intorno al 1570 ai mercanti veneziani che da Costantinopoli portarono il caffè a Venezia ma nonostante ciò fu Vienna ad essere la prima città d’Europa a dare inizio al culto del caffè instituendo i primi “Caffè Viennesi”, i cosiddetti “Kaffeehaus”.

Venezia fu comunque la prima città italiana ad apprezzare il caffè e ad avere spazi pubblici in cui poterlo gustare e ben presto queste botteghe divennero sempre più popolari. In Italia, fra gli aristocratici, il caffè divenne presto un dono prezioso da offrire come simbolo di amicizia o di amore. La cultura del caffè si diffuse subito in tutta la penisola e anche altre città ebbero le loro “case del caffè”. Da Vienna a Venezia a Napoli il passo fu breve dato che l’introduzione della bevanda nella città Partenopea fu fatta grazie a “Maria Carolina d’Asburgo Lorena” la quale, sposando “Ferdinando di Borbone”, radicò la tradizione del caffè nella cultura Napoletana. Grazie alla nuova Regina quindi, Napoli divenne il fulcro principale e volano per l’espansione in altri paesi d’Europa della famosa bevanda nera grazie anche a metodi di tostatura particolari affinati nella città Partenopea la quale risultò essere la più apprezzata.

Oggi l’Italia detiene la leadership delle attività di import-export e anche alcuni tra i più famosi e apprezzati torrefattori del mondo.